Adriani, Giovanni Battista
Adriani, figlio di Marcello Virgilio, nacque a Firenze nel 1511. Tra il 1529 e il 1530 partecipò alla difesa di Firenze contro le truppe imperiali e pontificie. Con il ritorno in città dei Medici fuggì a Padova, dove si dedicò agli studi di filosofia e strinse amicizia, tra gli altri, con Benedetto Varchi e Pietro Bembo.
Nel 1540 Adriani poté rientrare a Firenze, essendosi riavvicinato ai Medici. Da quell'anno in poi ottenne continui riconoscimenti. Fu ammesso all'Accademia Fiorentina e nel 1549 gli fu affidata la cattedra di eloquenza nello Studio fiorentino. Cosimo I lo nominò storico ufficiale e lo incaricò, dopo la morte del Varchi (1565), di scrivere la sua storia. Questo incarico garantì ad Adriani la possibilità di consultare i documenti dell'Archivio pubblico e le memorie segrete della famiglia de' Medici. Il frutto di questo lavoro si concretizzò nella composizione delle Istoria de' suoi tempi, la quale però fu pubblicata solo nel 1583, dopo la morte dell'autore, avvenuta nel 1579 a Firenze.
Oltre all'Istoria, Adriani fu autore di diverse Oratio funebri, dell'elogio Vita di Cosimo I (1575) - scritto dopo la morte del granduca (1574) -, e di un Carmina in laudem Michaelis Angeli Bonarotae.
Opere dell'autore:
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Istoria de' suoi tempi(1583)Istoria de’ suoi tempi di Giovambatista Adriani gentilhuomo fiorentino. Divisa in libri ventidue. Di nuovo mandata in luce. Con li sommarii, e tavola delle cose più notabili |