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Galenus, Claudius

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Claudius Galenus
Galeno visse nel II sec. d. C., nacque intorno al 129 a Pergamo. Qui iniziò i suoi studi, che continuò a Smirne, Corinto e Alessandria. Prima di concentrarsi sulla medicina, si interessò di agricoltura, architettura, astronomia, astrologia, filosofia. Non è un caso se per Galeno il medico deve essere una figura eclettica, capace di padroneggiare svariati campi del sapere.
Al suo ritorno a Pergamo, avvenuto nel 157, Galeno lavorò come medico alla scuola dei gladiatori. Dal 162 visse a Roma dove si distinse presto per la sua attività di medico, e questo gli permise di entrare alla corte di Marco Aurelio come medico dell’imperatore. A Roma visse, tranne una breve parentesi a Pergamo, tutto il resto della sua vita. C’è incertezza sulla data della sua morte, avvenuta intorno al 200 o nel 216 d. C.

Durante la sua permanenza a Roma, Galeno scrisse molte opere in greco, che vennero tradotte in arabo e in latino. Della sua produzione sono arrivate fino a noi solo 108 opere. Inoltre, la sua attività fu caratterizzata da esperimenti su animali vivi. Le vivisezioni da lui compiute, da un lato, gli permisero di accrescere molto la sua conoscenza dell’anatomia – ad esempio riuscì a confutare la convinzione che i vasi sanguigni contenessero aria, dimostrando che essi in realtà contenevano sangue –, dall’altro, sono all’origine di alcuni limiti nella sua concezione dell’anatomia umana – ad esempio ammise la presenza della “rete mirabile”, un complesso di vasi sanguigni degli ungulati, anche nel corpo umano.

La medicina di Galeno rappresenta una sintesi del sapere medico dell’antichità: risente di Platone, Aristotele e, in modo particolare, di Ippocrate. Da questi Galeno riprese la teoria umorale (sangue, flegma, bile gialla e bile nera) la cui natura suppose legata alle quattro qualità (caldo, umido, freddo e secco), ai quattro elementi (fuoco, aria, acqua e terra), e influenzata dalle quattro stagioni e dalle età dell'uomo. Il variare dei rapporti proporzionali fra i quattro umori determinano quattro temperamenti, che delineano la tipologia umana fondamentale: sanguigno, flegmatico, collerico e malinconico. Fu influenzato dalla concezione teleologica di Aristotele, la quale si esprime nell’idea secondo cui ogni organo ha la sua perfezione e finalità precisa. Riprende dalla tradizione il concetto di pneuma (come spirito, principio attivo che muove e organizza i processi naturali), ma rielaborato alla luce della tripartizione platonica dell’anima. Così Galeno arriva a sostenere la presenza dello spirito naturale con sede nel fegato (regolatore del metabolismo e dell’alimentazione); dello spirito vitale con sede nel cuore (regolatore del sangue e della temperatura corporea); dello spirito animale con sede nel cervello (regolatore dei movimenti, percezione e sensi).

I testi di Galeno avranno un influsso sulle concezioni future per diversi secoli fino al XVI sec., quando Andrea Vesalio confuterà alcune teorie del medico greco. Delle sue opere si possono ricordare l'Ars medica, i Commenti alle opere di Ippocrate, il De temperamentis, Methodus medendi, Megatechne.
In Rare Books è possibile consultare la copia digitalizzata del sesto volume dell’Opera omnia, nell’edizione veneziana del 1533, stampata presso Luca Antonio Giunta. Il volume è impreziosito in modo particolare dalla presenza di numerose postille di mani diverse.

Opere dell'autore:


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Opera omnia

(1533)
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